Nello scorso articolo abbiamo trattato l’aumento dell’investimento nelle energie rinnovabili in relazione al petrolio.
Secondo i dati, il petrolio non sta finendo e avrà un impatto enorme sull’economia mondiale ancora per molti anni.
Quindi è sbagliato investire nelle energie rinnovabili? Assolutamente no, mai detto.
Ciò che voglio sottolineare è che serve sempre approcciare l’investimento con attenzione, guardando i dati, i fatti e non l’emotività o la popolarità dell’argomento.
Il principale attore nell’ambito dell’energia solare è la Cina.
Il principale elemento per i pannelli solari è il Silicio policristallino, elemento che viene per l’82% dalla Cina.
La cosa principale da sottolineare, però, è che il 48% del silicio policristallino usato nel mondo viene dalla regione dello Xinjian.
Qual è il problema?
Il problema è che lo Xinjian è un’enorme regione della Cina occidentale estremamente ricca di metalli preziosi e terre rare. Purtroppo è anche al centro delle attenzioni internazionali per il lavoro forzato ai danni di diverse minoranze, in modo particolare gli Uiguri.
Gli Stati Uniti hanno già sanzionato la Cina e bloccato le importazioni di pomodori e cotone.
Domanda: cosa succederebbe se improvvisamente i principali importatori di silicio policristallino, come Stati Uniti ed Europa, bloccassero le importazioni di questo elemento così importante?
Di seguito un reportage illuminante prodotto da Bloomberg QuickTake.
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Se hai problemi con il player integrato ti lascio anche il link di seguito:
https://www.bloomberg.com/news/videos/2021-04-13/the-solar-industry-s-xinjiang-problem-video
Alla luce dei fatti esposti, l’investimento sul solare potrebbe presentare diversi problemi.
Il futuro è incerto e, secondo me, conviene focalizzare gli sforzi su opportunità più chiare.