Sarò breve perché ancora non si sa bene cosa accadrà e non lo sa nessuno. Una cosa è certa: il coronavirus sta causando fortissimi disagi all’economia. La Cina si è praticamente fermata, molti altri paesi le vanno dietro e per di più bisogna considerare che ancora non è arrivato davvero nella più importante economia del mondo, gli USA.
Negli ultimi 30 anni solo 3 volte la domanda del petrolio si è contratta, negli anni di recessione ovviamente.
Il petrolio, inoltre, sta vivendo un inizio anno tra i più deboli degli ultimi decenni.
Da quando è diventato chiaro lo scoppio del virus in Cina, Riyadh ha spinto per rapidi tagli alla produzione per compensare il crollo della domanda. La Russia, il partner più importante nella coalizione dei produttori (OPEC+), ha respinto quelle “suppliche”, sottolineando il ruolo dominante che il presidente Vladimir Putin ha giocato da quando ha stretto un’alleanza con i sauditi tre anni fa.
Il fatto è che la Russia ha meno urgenza di procedere con i tagli visto il diverso costo di produzione.
Alla fine della fiera però i tagli saranni doverosi e questa “guerra psicologica” avrà modo di definirsi tra il 5 e il 6 marzo.
Prossimi meetings dell’OPEC: https://www.opec.org/opec_web/en/311.htm
_
Per ulteriori analisi e approfondimenti, entra nel B-Club!