La “guerra” dei prezzi tra Russia e Arabia Saudita spinge il Presidente Trump a contattare Putin nella speranza di trovare un accordo che possa bloccare il drastico calo del petrolio.
Non dimentichiamo che il Presidente americano ha un interesse quasi personale sull’argomento perché, non a caso, uno dei suoi più importanti donatori e sostenitori pare sia proprio un amministratore delegato di una società di perforazione.
Tra dazi e sanzioni imposte dagli stati Uniti, che di certo avranno contribuito alla lotta del petrolio, riuscirà Trump a tamponare il disastro economico? Riuscirà almeno a trovare un punto di incontro con l’Arabia Saudita premendo su interessi e accordi che esulano dal petrolio?
Da un punto di vista politico, Putin non si può permettere di cedere, anche perché la guerra l’ha scatenata proprio lui e il suo obiettivo di mangiare quote di mercato agli USA verrebbe meno. Però come abbiamo già raccontato, la Russia non naviga in buone acque.
La svolta potrebbe avvenire se si formasse un cartello tra due dei tre maggiori produttori di petrolio al mondo. Il cartello sarebbe di proporzioni enormi e dominerebbe il mercato.
Stiamo alla finestra e aspettiamo…
Di positivo per noi trader c’è l’enorme contango a disposizione per della sana speculazione. Buon trading!
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