Quella di ieri è stata una giornata scrocchiarella sui mercati finanziari. Facciamo un breve recap di quello che è successo.
L’S&P500 ha guadagnato 39,84 punti, ovvero l’1,4%, raggiungendo i 2789,82 punti giovedì e ha guadagnato il 12% nella settimana, chiudendo la sua migliore settimana degli ultimi decenni.
Il mercato ha continuato a salire nonostante la notizia delle richieste di disoccupazione alle stelle. Probabilmente, dicono gli esperti, per via degli enormi aiuti promessi dalla FED (altri 2300 miliardi) a sostegno dell’economia.
L’indice della paura è sceso.
Di seguito il grafico dell’S&P500 nelle ultime 4 sessioni giornaliere.
L’indice VIX è sceso fino ai 41 punti. Di seguito la curva dei prezzi a termine del future VX. Da notare la differenza con mercoledì e con la settimana precedente.
Nell’immagine seguente le performance in percentuale nella settimana dei principali future.
Un totale di 6,61 milioni di persone hanno presentato richieste di sussidio di disoccupazione nella settimana terminata il 4 aprile, secondo i dati del Dipartimento del Lavoro rilasciati giovedì. Il dato è stato confrontato con una previsione media di 5,5 milioni e la settimana precedente ha rivisto al rialzo 6,87 milioni.
Il conteggio di tre settimane implica un tasso di disoccupazione che si avvicina al 15%, ben al di sopra del picco del 10% raggiunto sulla scia dell’ultima recessione.
Crescono casi di contagio e morti da coronavirus. New York è in lockdown dal 20 marzo e la curva dei contagi sembrerebbe iniziare ad assestarsi.
Duole anche constatare l’aumento vertiginoso di contagi e morti in Svezia, paese che aveva deciso inizialmente di non applicare nessun tipo di quarantena per poi cambiare idea. Giornalisti pessimi e senza scrupoli erano riusciti anche a elogiarla.
Oggi venerdì 10 aprile i mercati sono chiusi per la Pasqua.
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