Il 9 marzo, i prezzi dei future fronte mese del greggio Brent sono scesi al di sotto di $ 35 / barile, con un calo giornaliero del 24% e il secondo calo dei prezzi giornaliero più grande mai registrato.
I prezzi sono diminuiti in seguito all’incontro del 6 marzo tra i membri dell’Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio ( OPEC ) e i suoi paesi partner, che si è concluso senza un accordo.
Secondo l’EIA la guerra dei prezzi iniziata da Arabia Saudita e Russia ha l’obiettivo di conquistarsi quote di mercato; l’accordo che è saltato, invece, puntava a equilibrare il mercato mondiale di greggio.
La produzione di petrolio greggio OPEC avrà una media di 29,2 milioni di barili al giorno da aprile a dicembre 2020, rispetto a una media di 28,7 milioni di barili al giorno nel primo trimestre 2020.
L’EIA prevede che il consumo globale di petrolio sarà in media di 99,1 milioni di barili al giorno nel primo trimestre 2020, con un calo di 0,9 milioni di barili al giorno rispetto allo stesso periodo del 2019.
Si prevede che la domanda globale di petrolio aumenterà di meno di 0,4 milioni di barili al giorno nel 2020. La minore crescita della domanda mondiale di petrolio riflette il problema economico mondiale dato dal coronavirus.
EIA prevede che la produzione di petrolio greggio negli Stati Uniti raggiungerà una media di 13,0 milioni di barili al giorno nel 2020, in aumento di 0,8 milioni di barili al giorno dal 2019, per poi scendere a 12,7 milioni di barili al giorno nel 2021. Il calo previsto nel 2021 è dovuto alla riduzione dei prezzi del petrolio e segnerebbe il primo declino annuale della produzione di greggio statunitense dal 2016.
Inoltre prevede che la produzione mensile di petrolio greggio negli Stati Uniti inizierà a diminuire intorno a maggio, con una produzione che passa da 13,2 milioni di barili di maggio a 12,8 milioni di barili di dicembre 2020.
A febbraio, il prezzo spot del gas naturale Henry Hub è stato in media di $ 1,91 per MMBtu. Le temperature più calde del normale a febbraio hanno ridotto la domanda di riscaldamento e hanno esercitato una pressione al ribasso sui prezzi. L’EIA prevede che torneranno a salire dal secondo trimestre fino a raggiungere i $ 2,22 / MMBtu nel terzo trimestre del 2020.
La produzione di gas naturale secco negli Stati Uniti ha segnato un record nel 2019, con una media di 92,2 miliardi di piedi cubi al giorno.
Tuttavia si prevede una leggera flessione nella produzione, soprattutto nelle regioni appalachiane e del Permiano (uno dei maggiori giacimenti in US). Appuntamento a domani per aggiornamenti sulle scorte del Gas.
Riporto ora il prezzo del future crude oil di aprile (J, fronte mese, quasi scaduto) a confronto con aprile dei precedenti anni.
Ora confrontiamo una scadenza più lontana come dicembre (Z) rispetto agli anni passati.
Il prezzo rimane intorno ai 33 dollari al barile dopo il minimo a 27.34 toccato il 9 marzo.
Riporto ora il prezzo del future Natural Gas di luglio (N, piena stagionalità estiva) a confronto con luglio dei precedenti anni.
Oggi in diretta nel B-Club ho spiegato la mia visione sul Crude Oil, ovvero: l’incertezza domina i mercati in questi giorni e sicuramente consiglio di NON operare a meno che non ci si esponga poco. Il prezzo rimarrà volatile per alcuni giorni e prevedere cosa succederà tra il taglio alla produzione degli Stati Uniti e la guerra dei prezzi tra Arabia Saudita e Russia, è praticamente impossibile.
Il prezzo attuale non è sostenibile per gli Stati Uniti che proveranno a rialzarlo. C’è anche il problema dell’enorme indebitamento delle compagnie produttrici di petrolio dallo scisto contratto dagli anni 2006/08 per gli ingenti investimenti. Debito che attualmente si attesta sui 200 miliardi da ripagare in quattro anni.
L’Arabia Saudita ha i costi di produzione più bassi in assoluto e le stime indicano che potrebbe reggere i prezzi annuali per anni. Nella realtà è più complicato perché Aramco è statale.
La Russia, sfrontata, ha dichiarato di poter sostenere questi prezzi per 10 anni. I dati smentiscono la dichiarazione senza togliere però peso a uno degli attori maggiori intorno al mercato del petrolio.
Un giro di parole immenso per conferma che non ho idea di cosa succederà ai prezzi.
Come ammesso in diretta, ho aperto un vertical spread di call settembre, strike 40-45 con rapporto r/r 2,2. Questo perché ritengo che nonostante la crisi vera debba ancora iniziare, i 40$ siano una soglia sotto al quale non c’è vero equilibrio.
I trading system, indifferenti alle dinamiche fondamentali, continuano a fare il loro senza davvero preoccuparsi, anzi, godendo dell’alta volatilità.
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