Secondo gli esperti, ogni volta che l’oro è al rialzo per qualche periodo, i truffatori si danno alla bella vita.

“Stiamo appena iniziando a vedere un aumento degli approcci fraudolenti segnalati dai clienti”

ha detto a CNBC via e-mail Rick Rule, CEO del gestore patrimoniale Sprott.

Le truffe base sono sempre quelle:

• vendite a prezzi eccessivi giocando sulla forte domanda,
• spread eccessivi,
• semplici truffe in cui il prodotto in effetti non c’è.

Oppure va di moda la tecnica di mostrare un lingotto d’oro, invogliando l’acquirente a comprare; ma chi lo dice che quello stesso lingotto non sia stato già acquistato o promesso ad altre 20 persone?

“Molte truffe ruotano attorno al desiderio dell’acquirente di evitare segnalazioni e tasse, con le promesse di anonimato che si dimostrano uno strumento efficace per coloro che cercano di depredare gli ignari clienti. “

Rick Rule, CEO del gestore patrimoniale Sprott

Gli esperti affermano che il modo migliore per evitare di essere truffati è quello di trattare solo con rivenditori affidabili e affermati.

Opinione personale.

I truffati sono sempre identificabili in categorie ben precise, sia che si tratti di oro sia che si tratti di opzioni binarie, broker ciuccia soldi o altro; non importa il campo d’azione, importa il comportamento.

Le categorie in cui li classifico sono:

• ignoranti;
• quelli che si credono furbi.

I primi hanno solo parte di colpa. Siamo tutti ignoranti in qualcosa e in un determinato momento. Serve solo capirlo e capire che l’ignoranza è difficilmente scusabile al giorno d’oggi; le informazioni ci sono e sono praticamente sempre accessibili. Bisogna capire che se ne ha bisogno e capire dove trovarle.

I secondi fanno solo arrabbiare. Perché mi dovrei sbattere a studiare come un matto per anni per ritorni “normali” o comunque non iperbolici, quando c’è la scorciatoia facile? Ecco, se la pensi così meriti di essere truffato. Non è ignoranza, è superbia.

FONTE: https://www.cnbc.com/2020/03/06/as-gold-prices-gather-momentum-scammers-are-looking-to-capitalize.html

FONTE Immagini: https://knoema.com/

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