Abbiamo definito il trading online, capito la differenza tra trading e investing, riepilogato i principali attori del mercato e i principali prodotti finanziari; infine abbiamo chiarito cos’è il book di negoziazione, strumento essenziale per qualsiasi trader.
Oggi parliamo dei diversi di modi di approcciare il trading. Devi sapere, infatti, che non c’è UN modo di fare trading ma ne esistono veramente moltissimi, tutti diversi tra loro e tutti potenzialmente profittevoli.
Le principali tipologie di trading si differenziano in due modi:
Partiamo dal processo operativo.
La prima vera grande (immensa) differenza è tra trader discrezionale e trader sistematico.
Il trader discrezionale agisce sul mercato finanziario in base alla sua esperienza, al suo istinto e alla sua bravura. Generalmente passa la giornata sui grafici a cercare occasioni di trading, ha pochi strumenti preferiti su cui focalizza il suo lavoro, e spesso chiude le posizioni a fine giornata.
Il trader sistematico si può anche definire, a seconda delle sfumature, automatico, quantitativo, algebrico. Un tipo di trading definito rule based, ovvero si impone delle regole operative prima di effettuare qualsiasi operazione a mercato. In genere queste regole prevedono la modalità d’ingresso, di uscita e della gestione della posizione.
Il trader sistematico la maggior parte delle volte può testare le regole per verificare che siano effettivamente profittevoli. Per fare ciò gli serve un software apposito e un modo per rendere queste regole leggibili dal computer. Generalmente le regole si scrivono in codice di programmazione e si testano su un grafico negli anni passati. Questo processo si chiama backtesting.
Ripeto che non c’è il modo migliore in assoluto per approcciare il trading. Dipende dalla propria attitudine, dai propri mezzi e necessità.
Per quanto riguarda l’orizzonte temporale, possiamo distinguere i trader in:
Gli scalper fanno operazioni che durano anche solo pochi minuti.
Gli intraday trader fanno operazioni che durano da qualche minuto a qualche ora ma generalmente chiudono tutte le posizioni in serata.
Gli swing trader fanno operazioni che durano da qualche ora a qualche giorno. Si chiamano anche trader di medio-breve termine e spesso sono sistematici. Il processo sistematico, per diversi motivi, non permette di operare agevolmente come uno scalper e l’orizzonte temporale che più si addice è proprio quello di medio (ovvero qualche giorno).
I trader di posizione rimangono speculatori e non investitori ma applicano logiche di medio-lungo periodo, da qualche settimana a qualche mese. Tipicamente operano su azionario o sulle stagionalità (come faccio io).
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