Breve osservazione sul comportamento di alcuni miei trading system su Gold future dopo l’ultima settimana strana. Ho preso 5 trading system diversi e con storie di produzione diverse.
Stardust è un reversal intraday alle prime ore della sessione. Ha martellato trade positivi negli ultimi mesi con una frequenza impressionante. E’ ovviamente live.
Nell’ultima settimana ha preso 2 stop loss nei denti (sono il doppio del take profit) ma anche buoni target. Insomma, si è confermato un fedele compagno particolarmente in forma e che, in alta volatilità, non fa particolari danni.
Erbaluce è un bricconcello perché ha deciso di fare quello per cui è stato costruito: non esserci nelle fasi di alta volatilità relativa (BuzVola). Si potrebbe obiettare che avere qualche sistema su Gold in momenti di alta volatilità non è proprio una brutta idea…
Concordo, ma non tutti i sistemi sono uguali, anzi. Questo l’ho costruito con questa specifica funzione. Problema: quando accidenti ripartirà?
Dal Ching (reversal overnight su massimi/minimi di ieri) mi aspettavo una reazione francamente migliore. E’ uno dei pochi che su Gold ha retto bene l’out of sample tanto da non differenziarlo dal’in sample, almeno fino a settimana scorsa.
Il Thompson è una sorpresa. E’ un bias weekly multiday estremamente semplice (no filtri) e quindi con un equity molto volatile e nonostante la semplicità, ha retto bene nel 2020. Non è un grave problema la reazione non perfetta settimana scorsa, ci sta. E’ semplice e quindi proprio per questo non in grado di leggere la volatilità presente.
Ultime due aggiunte perché sono live. Uans e Ubu.
Nessuna perdita atomica però reazioni blande e scomposte, soprattutto da parte di Ubu che, essendo un breakout, mi aspettavo reagisse meglio. Pazienza.
Per concludere.
Reazioni buone, quasi pacate.
Gold future è uno dei migliori da cui partire per imparare a sviluppare grazie alla sua versatilità.