Nello sviluppo delle società umane, una delle tendenze più ricorrenti è quella alla specializzazione.
Invece di obbligare ogni individuo a provvedere a sé stesso e ai propri cari a 360°, ci si organizza e si cerca di sfruttare le peculiarità di ognuno nei campi più adatti.
Questa tendenza ha portato alla nostra società iperspecializzata, in cui normalmente ci si rivolge all’esperto di turno a seconda dell’evenienza, dal chirurgo al collaudatore di spille da balia.
Se questi esperti sono competenti e in buona fede, in genere fila tutto liscio.
Il problema si presenta quando questi individui hanno degli interessi contrapposti ai nostri.
Ti faresti mai operare da un chirurgo che è anche tuo rivale in amore?
Immagino di no.
E allora perché affidi i tuoi risparmi a un “consulente” (sarebbe più corretto chiamarlo promotore) che ha interesse a investirli in fondi e strumenti che facciano guadagnare il più possibile non te, bensì lui e la banca/assicurazione per cui lavora?
È esattamente quello che accade ogni giorno nelle filiali di tutta Italia (non parliamo poi delle Poste), con migliaia di risparmiatori che affidano i propri capitali a individui sorridenti, firmando documenti (quasi sempre senza leggerli né capirli) con condizioni assurde, senza rendersi conto che esistono alternative molto più economiche e profittevoli.
Il cosiddetto risparmio gestito comporta costi di varia natura. Di seguito un elenco generale di quelli visibili:
Ci sono poi dei costi ancora più antipatici, perché sono invisibili e dunque il risparmiatore li paga senza saperlo:
Non è questa la sede per approfondire ciascuna di queste voci, che sono ampiamente trattate all’interno del corso BuzInvest.
Il paradosso, comunque, è che questi costi potrebbero anche essere giustificabili, se servissero a garantire performance costanti e positive.
Ebbene, come abbiamo già visto e ripetuto più volte, non è questo il caso: i fondi attivi proposti da banche e assicurazioni non riescono quasi mai a superare i rendimenti del mercato.
Il promotore continua a venderli ai suoi clienti semplicemente perché è pagato per fare il suo lavoro: far guadagnare di più la sua azienda, a discapito del suo cliente.
Definizione esatta di conflitto di interessi.
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