È rischioso utilizzare i trading system per gestire la nostra operatività?
Facciamo un passo indietro e ribadiamo ancora una volta che il rischio è l’unica certezza nel trading.
Mi spingerei addirittura ad affermare che sia l’unica certezza nella vita, soprattutto se si anela a un elevato livello di libertà, ma non è questa la sede per addentrarci in discorsi filosofici.
Dobbiamo quindi essere consapevoli che nel momento stesso in cui decidiamo di investire una parte dei nostri risparmi siamo a rischio di perderla, del tutto o in parte.
In realtà i nostri risparmi sono a rischio anche se li teniamo sotto al materasso (furti, incendi), sul conto in banca (fallimento dell’istituto) o se li affidiamo a gestori terzi (costi di gestione altissimi, possibili truffe, ecc).
Senza contare l’erosione del potere d’acquisto reale garantita nel medio-lungo termine dall’inflazione (in questo caso non parlerei nemmeno di rischio, ma di certezza).
Decidere di affrontare direttamente tali rischi occupandosi direttamente dei propri investimenti, con un’adeguata preparazione, è a mio avviso un enorme passo in avanti, sia a livello di consapevolezza che di gestione del rischio stesso.
Chiaramente, se si approccia il trading come fosse un gioco d’azzardo o come se stessimo partecipando al rischiatutto, possiamo essere praticamente certi che nel giro di qualche giorno/settimana/mese azzereremo il nostro conto.
Se invece siamo consapevoli dell’importanza del money management e della preservazione del capitale come priorità assoluta, i trading system possono darci una grossa mano.
Rispetto al trading discrezionale, in cui dovremmo decidere in tempo reale come gestire le nostre posizioni, rischiando di far prevalere la nostra emotività o il nostro “istinto”, il trading automatico ci consente di pianificare e stabilire in anticipo, a mente fredda, come dovranno comportarsi i nostri sistemi.
Ovviamente gli stop loss dovranno essere proporzionati al nostro capitale (idealmente non più del 2%) e non dovremo mai e poi mai accendere un solo sistema alla volta: ne abbiamo parlato in maniera più approfondita qui.
Una volta che si avrà a disposizione un portafoglio ben diversificato di trading system, l’unica discrezionalità che resterà in capo al trader sarà relativa quali sistemi accendere o spegnere a seconda della performance. Ma anche in questo caso si tratta di un’attività i cui criteri possono e devono essere stabiliti in anticipo: ad esempio, posso decidere che spegnerò un sistema se questo raggiungerà una certa percentuale (es. 70%) del massimo drawdown storico.
L’unico svantaggio che possiamo prendere in considerazione rispetto al trading discrezionale è quello relativo ai rischi tecnici, che consistono principalmente nel disallineamento tra sistema e broker o in problemi nella VPS. Tali rischi non sono del tutto eliminabili, ma in media sono facilmente risolvibili con un minimo di monitoraggio e impostando correttamente gli alert della piattaforma, come ampiamente illustrato all’interno del corso scrocchiarello per principianti.
Ricapitolando, i trading systems sono uno strumento potentissimo per controllare (non eliminare) il rischio, a patto di seguire le corrette regole di gestione del capitale e diversificazione sintetizzate dai cinque pilastri del trading profittevole.
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