Se per manipolazione si intende “la caccia agli stop” fatta dai grandi operatori a spese dei piccoli retail, mi dispiace deludere i lettori ma questo non avviene.
A parte il richiamo storico alla caccia delle streghe, questa tesi non ha fondamenta. Anzi, se si osserva il COT REPORT per i futures, risulta evidente che i grandi operatori hanno bisogno di controparti ben più capienti di quanto i trader retail possano offrire, e quindi gli istituzionali non hanno interesse a incassare quei pochi punti di profitto.
(Se vuoi approfondire questo discorso ti consiglio di vedere questo video di Francesco)
Quindi i mercati non sono manipolati?
Purtroppo, la risposta è NO.
È notizia di pochi giorni fa la multa data a JP Morgan proprio per aver manipolato il mercato.
Secondo Bloomberg, pagherà una sanzione di 920 milioni di dollari, la più alta di sempre, per manipolazione del mercato dei metalli preziosi e dei Treasuries, i titoli del Tesoro americano. La manipolazione è durata 8 anni (dal 2008 al 2016) e ha coinvolto centinaia di migliaia di ordini in metalli preziosi e contratti futures del Tesoro USA.
Ma non è l’unica a essere “cattiva”, è in buona compagnia:
– Morgan Stanley multata dalle autorità francesi per manipolazione sulle aste delle obbligazioni
– Barclays, Citibank, the Royal Bank of Scotland, JPMorgan, UBS e MUFG Bank multate per manipolazione del mercato forex
– Barclays per manipolazione del valore di fixing dell’oro
– Scandalo Libor Euribor, avvenuto nel 2012, che ha visto coinvolte quasi tutte le principali banche internazionali
– Deutsche Bank che nel recente passato è risultata coinvolta in quasi tutti i principali scandali
Ma che convenienza hanno le grandi banche a manipolare il mercato se poi vengono scoperte e sanzionate?
I profitti, ma non solo.
I traders, a volte anche di propria iniziativa, hanno manipolato una grande quantità di asset classes, non solo per aumentare i propri bonus a fine anno, ma anche per aggiustare importanti operazioni in cui si ritrovano nel lato sbagliato del trade.
Vista la multa particolarmente salata data a JP Morgan, si potrebbe pensare che siano il giusto deterrente per questi comportamenti illeciti, ma spesso queste sanzioni sono tardive, applicate dopo diversi anni e sono solo una misera percentuale dei profitti fatti illegalmente.
La CTFC, l’agenzia del governo statunitense che si occupa della regolamentazione dei futures e degli altri derivati finanziari, ha appurato che solo per una parte di operazioni analizzate, JP Morgan avrebbe fatto profitti per oltre 172 milioni di dollari mentre gli altri operatori avrebbero avuto perdite per circa 312 milioni.
Per ottenere questi profitti JP Morgan ha usato la tecnica dello Spoofing:
consiste nel mandare a mercato un ampio flusso di ordini di negoziazione, per aumentare la pressione in uno dei due lati del book, ma facendo in modo che gli ordini inviati, spoof order, non vengano eseguiti ma anzi, nel momento in cui questo flusso fittizio provoca variazioni nel mercato, mandare i veri ordini a mercato per fare profitto dal ritorno dei prezzi al prezzo precedente l’invio dei primi ordini fasulli.
Tra le altre tecniche di manipolazione possibili sul mercato:
– Short squeezing (la stessa usata per GameStop)
– Bear reading
– Painting the tape
– Front running
– Wash trading
– Pump and dump, tipico per le azioni a bassa capitalizzazione, le cosiddette penny stocks ma soprattutto dei mercati non regolamentati come le crypto.
Alcune di queste vengono anche riscontrate quotidianamente nel mercato delle criptovalute, mercato ancora oggi scarsamente regolamentato.
Per questo quindi dovremmo smettere di fare trading e non investire nei mercati finanziari?
NO, assolutamente.
E’ giusto, però, esserne cosapevoli e investire al massimo nella propria formazione.
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