Cosa succederà all’industria dello scisto statunitense? Vedremo di nuovo il petrolio a 50$ al barile?
Il covid-19 ha piegato come mai visto fin’ora un’industria ricca e influente. Decine di migliaia di posti di lavoro sono andati persi, i debiti sono aumentati, i progetti futuri smantellati.
Però ora il prezzo del crude oil sta risalendo e gli analisti si chiedono cosa succederà nel prossimo futuro.
Secondo Morgan Stanley, l’industria procederà in tre fasi. Innanzitutto, i pozzi chiusi tornano a essere operativi. Quindi la produzione si stabilizzerà, ma sarà necessaria una media di $ 40 al barile. Infine, ricomincerà la crescita della produzione.
Tuttavia, “c’è poco spazio per la crescita della produzione americana quest’anno o in futuro”, ha ammonito Morgan Stanley, osservando che se la produzione avesse iniziato a salire, avrebbe semplicemente fatto deragliare il rialzo dei prezzi del petrolio.
E’ un discorso che avevamo fatto anche noi in tempi non sospetti.
La banca ha dichiarato che l’industria dello scisto avrà bisogno di circa due anni circa di WTI in media almeno $ 50 al barile per far tornare la produzione di scisto ai livelli pre-Covid 19.
JBC Energy, invece, prevede che il petrolio terrà una media $ 40 al barile per il resto dell’anno.
Quella di Morgan Stanley e JBC Energy è una view ottimista.
Altri sono più pessimisti come Goldman Sachs o Standard Chartered che in un rapporto scrive:
“Riteniamo che il mercato petrolifero non stia attualmente valutando una significativa probabilità di una seconda ondata di casi di coronavirus. Pensiamo quindi a uno scenario di diminuzione dei prezzi nel medio termine.”
Mentre l’offerta globale potrebbe scendere al di sotto della domanda nei prossimi mesi, occorrerebbero circa due anni per riportare le scorte alla media quinquennale, ha osservato la banca.
Nel frattempo, molte compagnie statunitensi di scisto stanno affogando nel debito. Solo pochi giorni fa, Extraction Oil & Gas, una grande azienda petrolifera in Colorado, ha dichiarato fallimento. Chesapeake Energy dovrebbe presentare istanza di fallimento da un giorno all’altro.
Riassumendo: sembra che il rally recente sia frutto più di un rimbalzo “emotivo” e non strutturale. Staremo a vedere!
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