La guerra dei prezzi tra Arabia e Russia potrebbe prendere una svolta in aprile.
Il campo di battaglia principale sarà in Europa, dove i sauditi hanno inviato un numero record di petroliere in Egitto. A causa delle limitazioni geografiche per i sauditi di spedire greggio in Europa, è più facile scaricare il greggio all’estremità meridionale del canale di Suez e riesportarlo da Sidi Kerir.
Come la mappa sottostante indica, il mercato più grande per petrolio e gas russi è proprio l’Europa. (Clicca qui per l’ingrandimento)
Ai primi di marzo, sappiamo che l’Arabia Saudita ha ridotto drasticamente i prezzi per l’Europa arrivando fino a 10$ al barile, uno sconto mai visto.
Ora che il mondo sta assistendo alla più grande distruzione della domanda mondiale di petrolio di sempre, il surplus del greggio saudita in Europa si tradurrà in una diminuzione di 1 milione di barili al giorno del petrolio russo.
I sauditi potrebbero aver la forza di spazzare per sempre dall’Europa i produttori ad alto costo, ovvero circa il 10% del totale produttivo russo e gran parte dello shale oil americano (addirittura in negativo in alcune zone, come il Wyoming).
Di seguito i prezzi massimi e minimi del petrolio americano a seconda delle zone (aggiornati al 19 marzo).
E’ una lotta che viene combattuta sia sul piano politico che sul piano economico sul filo del rasoio, in quanto le tre economie attraversano periodi difficili e potrebbero pagare caro l’azzardo.
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