Trump afferma che gli U.S.A. non taglieranno la produzione di petrolio

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Trump afferma che gli U.S.A. non taglieranno la produzione di petrolio

Sono giorni che raccontiamo la guerra dei prezzi e il crollo dei consumi verticale sul petrolio e gli sconvolgimenti nel settore energetico.

Siamo rimasti al tweet di Trump che menzionava un fantomatico accordo con l’Arabia e la possibilità che fossero tagliati dai 10 ai 15 milioni di barili al giorno. Da quel tweet il mercato ha reagito molto positivamente. Nel momento in cui scrivo il future sul Crude Oil quota 27.02 $/b.

Grafico di Crude Oil e Brent dell’ultimo mese

Il crollo dei consumi a causa del coronavirus è senza precedenti e probabilmente neanche un taglio enorme come quello supposto da Trump potrebbe risolvere il problema dell’eccesso di offerta, però sarebbe un segnale positivo e soprattutto un punto di partenza per evitare future guerre dei prezzi devastanti.

OPEC, Russia e altri alleati tra cui Brasile, Canada, Norvegia e Regno Unito si riuniranno giovedì per discutere un accordo sul reale taglio della produzione.

La Russia ha leggermente diminuito la produzione e l’Arabia è stabile. Come gli Stati Uniti che sono da settimane al record di produzione giornaliera: 13 milioni di barili al giorno.

Ieri Trump ha affermato che non è previsto un taglio della produzione da parte delle aziende statunitensi. Incredibile ma vero. Ha anche affermato che agli Stati Uniti non è stato chiesto di partecipare a un accordo globale. “Nessuno me lo ha chiesto”, ha detto. “Se me lo chiedono, prenderò una decisione”, ha detto ai giornalisti.

Alla domanda se gli Stati Uniti si unirebbero ad altri importanti produttori nella riduzione della produzione, Trump ha affermato che i tagli “stanno avvenendo automaticamente”.

“È domanda e offerta”, ha detto. “Stanno tagliando molto sul serio. Penso che i tagli siano automatici se credi nei mercati”.

Cioè, l’uomo che ha il potere di far alzare il prezzo del petrolio del 30% con un tweet in un giorno, prima dice che Arabia e Russia taglieranno dai 10 ai 15 milioni di barili al giorno (un numero completamente fuori misura) e poi afferma che loro taglieranno, mica gli Stati Uniti.

Non sono affatto un esperto di politica internazionale ma francamente non credo che questo possa aiutare un accordo. Ieri avevamo già chiarito come la condizione essenziale per un accordo concreto fosse una riduzione della produzione da parte di TUTTI gli stati, OPEC e Non-OPEC, così che nessuno perdesse quote di mercato.

Come dico sempre non sono Nostradamus ma ho l’impressione che i mercati non la prenderanno bene.

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