Dalla foresta di Sherwood, la rivincita dei retail

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Dalla foresta di Sherwood, la rivincita dei retail

Si è sempre pensato, negli ultimi anni in special modo, che affidare i propri risparmi a istituzioni e professionisti, rendesse le borse più stabili e meno volatili.

Ma dall’esplosione della pandemia, le cose sono cambiate e quanto segue potrebbe essere definito la rivincita del retail.

Uno studio, di Simon Glossner e Pedro Matos dell’Università della Virginia e Stefano Ramelli e Alexander F. Wagner dell’Università di Zurigo, dimostra che i portafogli degli istituzionali ha avuto una reazione più violenta, e peggiore, di quella dei retail, i trader “al dettaglio”.

Un po’ di grafici per provare a spiegare:

Prima di tutto, più uno stock è stato detenuto dagli istituzionali (indicato sull’asse orizzontale in questo grafico), più è diminuito durante il periodo di sell-off dal 24 febbraio al 20 marzo (indicato sull’asse verticale ). Il grafico mira a controllare tutte le altre variabili che potrebbero aver influito sui rendimenti:

Il grafico seguente mette le stesse informazioni in un modo diverso. Le linee tratteggiate mostrano le bande di confidenza attorno al risultato principale:

Cosa compravano gli istituzionali? Il grafico seguente mappa il cambiamento nelle loro preferenze da società con leva elevata (o bilanci deboli), a società con liquidità elevata in proporzione alle attività (o bilanci solidi) e le società con buone condizioni ambientali, sociali e di governance o ESG.

In realtà non è di facile spiegazione, il motivo per cui le istituzioni fossero così disperate da voler uscire a tutti i costi, considerando che le persone che ci lavorano sono simili, nelle vite e nei curricula, e hanno le stesse informazioni e gli stessi obiettivi.

Resta il fatto che i mercati si sono imbizzarriti proprio a seguito del comportamento degli istituzionali.

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Qualcuno deve aver acquistato i titoli venduti dalle istituzioni. Un’analisi delle azioni più acquistate dai membri di Robinhood suggerisce che erano davvero loro. 

Questo grafico mostra cosa fosse interessante per gli investitori di Robinhood. Durante il periodo di crisi della pandemia, mostrato dalla porzione contenuta nelle due linee verticali rosse, persero l’interesse per i bilanci forti e comprarono azioni altamente indebitate. Sembrano inoltre aver perso interesse nei titoli ESG.


Ancora più sorprendente, i ricercatori hanno analizzato i cambiamenti medi per settore industriale, per l’intero primo trimestre. La correlazione inversa è sbalorditiva. 

Per ogni settore, le istituzioni hanno ridotto la loro esposizione, mentre i Robinhooder hanno aumentato la loro. E dato quello che è successo nel secondo trimestre, gli uomini di Sherwood avevano ragione.

Alcune delle decisioni di Robin Hood, come l’accumulo nel settore energetico mentre collassa, sembrano un po ‘sconsiderate; ma l’energia ha avuto il miglior ritorno di qualsiasi settore nel secondo trimestre, quindi per loro ha funzionato bene.

Ovviamente non si può considerare Robin Hood così potente da poter assorbire tutta la liquidità del mercato ma i suoi comportamenti, al pari di quello di altri broker per retail, vengono analizzati e ritenuti interessanti dagli accademici.

Questo boom da parte dei retail, si ha in tutto il mondo, in Cina, in Russia e ovunque mosso dalla sfiducia nei confronti delle istituzione e dai rendimenti incredibilmente bassi dei titoli di stato. Cominciano ad essere presi sul serio.

Dove questo potrebbe portare è più difficile da dire. La narrazione più attraente dipinge BlackRock come lo sceriffo di Nottingham e Robinhood.com come Robin Hood.

E’un fatto assodato che spesso in passato, le azioni dei piccoli hanno salvato molte situazioni critiche ad esempio alla fine degli anni ’90 quando continuarono a “buy the dip” (comprarono la discesa) e poi tennero nel 2000-2001 quando i regolatori temevano che i soldi accumulati dai conti al dettaglio venissero svuotati in un notte.

Ma ci sono dei rischi. 

Uno è che se i prezzi subiranno un’altra brusca flessione, saranno i retail che questa volta resteranno col cerino in mano. Ciò contribuirebbe ulteriormente alla disuguaglianza e al profondo senso di ingiustizia nel mondo. 

Mentre gli istituzionali pesantemente investiti in società con bilanci sfavorevoli, sono esposti a una incombente crisi di solvibilità. 

E come sempre c’è il timore che diano vita a una follia irrazionale. 

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