I 5 falsi miti più comuni sulle stagionalità

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I 5 falsi miti più comuni sulle stagionalità

L’operatività stagionale presenta diverse qualità così evidente che è difficile crederci.

Le stagionalità sono:

  • generalmente poco costose,
  • regolari,
  • conosciute in tutto il mondo,
  • basate sulla legge della domanda e dell’offerta,
  • diversificano moltissimo,
  • usate dai CTA e da altri tipi di fondi istituzionali,
  • usate dagli operatori del settore: raffinerie, commercianti, ecc.

Insomma non sono mica il Sacro Graal eppure rappresentano una delle migliori strategie in circolazione.

Eppure… Eppure. Purtroppo ti devo dare una brutta notizia: c’è gente che non ci capisce nulla e pretende di insegnarle. Questo articolo è dedicato anche a loro.

Vorrei sfatare con te brevemente i più grandi e falsi miti riguardo le stagionalità.

1 – Si possono fare anche su indici, obbligazionari e cambi.

2 – Si possono utilizzare i CFD.

3 – L’analisi tecnica funziona.

4 – Esistono stagionalità di pochi giorni.

5 – Possono far guadagnare il 2000% in 72h.

Che sfilza di fesserie atroci!

1 – Si possono fare anche su indici, obbligazionari e cambi.

Non è assolutamente vero per un motivo semplice: i future finanziari (indici, obbligazionari e cambi) non hanno come sottostante alcunché di fisico, di tangibile.

Mentre se parlo di materie prime (petrolio, soia, zucchero e via discorrendo) sì. Solo ciò che è tangibile subisce una stagionalità data dalla domanda e dall’offerta.

Esempio su soia. Il prezzo della soia tende anno dopo anno a salire d’estate e scendere d’inverno. D’estate sale perché viene prezzato il rischio e l’incertezza degli agricoltori nel momento della semina. La soia infatti si semina a fine primavera inizio estate.

Mentre d’inverno scende perché c’è il raccolto quindi abbiamo un’incremento dell’offerta (alla soia “vecchia” del precedente raccolto si aggiunge quella nuova).

Domanda e offerta. Provate a immaginare un discorso simile sullo Yen.

2 – Si possono utilizzare i CFD.

In questo caso l’ignoranza sfiora l’analfabetismo funzionale spinto. I CFD sono strumenti finanziari non regolamentati che vanno molto di moda perché poco costosi e replicano l’andamento di vari altri strumenti finanziari, compresi i future.

Peccato che se i future hanno le varie scadenze dettate proprio dalla struttura del sottostante (soia, zucchero, bovini ecc), i CFD NON HANNO SCADENZE. Puoi tradare solo la prima.

Non puoi tradare il contango e la backwardation perché non hai tutte le occasioni di trading date in generale dalla differenza di prezzo delle varie scadenze dei future. Insomma, una roba senza senso.

3 – L’analisi tecnica funziona.

AHHAHAHAHAHHA. Scusate, questa mi è uscita spontanea. Ricapitoliamo: le stagionalità sulle materie prime hanno luogo grazie alla complessa ma dimostrata legge della domanda e dell’offerta. Il Natural Gas aumenta di prezzo d’inverno per un incremento dei consumi a causa del riscaldamento, le granaglie si muovono in base ai ritmi di semina-raccolto, i maialini aumentano di prezzo d’estate per l’aumento della domanda causa grigliate. Chiaro? Non lo dico io, è tutto dimostrato da DECENNI di storico e dati ufficiali.

Eppure secondo alcuni posso tradare il Gas, la Soia e i Maialini magri con… L’RSI, le trendline, l’Ichimoku, le medie mobili o il momentum, ovvero indicatori derivati del prezzo che nulla dicono di più. Siamo alla fantascienza più totale.

Non serve, non serve e non serve. Punto.

4 – Esistono stagionalità di pochi giorni.

Sta-gio-na-li-tà. Stagione… Secondo Wikipedia: “secondo la suddivisione astronomica una stagione è l’intervallo di tempo che intercorre tra un equinozio e un solstizio; si distinguono quindi 4 stagioni: primavera, estate, autunno, inverno; ciascuna di esse ha una durata costante di 3 mesi e ben definita nel corso dell’anno, indipendentemente dalla latitudine e dalla collocazione geografica.”

Secondo alcuni le stagionalità durano qualche giorno o al massimo qualche settimana. Sono allibito.

5 – Possono far guadagnare il 2000% in 72h.

Siamo all’apoteosi dell’idiozia che sfocia nella truffa. Eppure la gente ci crede. Eppure la gente al posto di mandare a quel paese colui che dice cose simili, ci pensa affascinata e già inizia a fare i calcoli di quando prenderà lo Yacht e potrà vivere di rendita alle Cayman.

Ridicolo.

Il profitto è legato a doppia mandata con il rischio. Non c’è rendimento senza rischio. Più rischi e più guadagni come è vero che più rischi e più alzi la probabilità di bruciare il conto. Questa è la verità.

E io francamente non sono disposto a giocarmi i miei sudati risparmi. Prima proteggo il mio capitale, gestisco il rischio in diversi modi e mi preoccupo se andrà male. Poi se va bene godo come un riccio e faccio qualche soldino.

Il trading NON è gioco d’azzardo nè la soluzione ai vostri problemi. E’ un mestiere serio che va rispettato e dal qualche è ingiusto aspettarsi miracoli.

D’altronde ti fanno credere che il trading sia una corsa dei 100 metri mentre invece è una maratona…

Se vuoi saperne di più ti aspetto domani sera martedì 30 giugno in diretta alle 20:30 sulla mia pagina Facebook e sul mio canale Youtube.

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