Yin, Yang e Spread Stagionali

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Yin, Yang e Spread Stagionali

Secondo Wikipedia, il concetto di yin (nero) e yang (bianco) ha origine dall’antica filosofia cinese, molto probabilmente dalla dualità notte-giorno.

I concetti di “yin” e “yang” si riflettono in ogni aspetto della natura, secondo una concezione presente nel Taoismo e nella religione tradizionale cinese.

In ogni metà è presente il potenziale del rispettivo opposto.

Affascinante, ma che c’entra col trading?

C’entra nella misura in cui ci aiuta a comprendere che ciò che caratterizza una certa operatività può essere letto come un vantaggio da alcuni e come uno svantaggio da altri.

Prendiamo gli Spread Stagionali sulle materie prime.

Hanno un andamento ciclico, legato ad esempio alle abitudini di consumo per il gas e le carni e alla periodicità delle fasi di semina e raccolta per le granaglie (ed ecco che tornano yin e yang).

Ciò ci fornisce un grosso vantaggio, ovvero una certa prevedibilità (non assoluta ma statisticamente rilevante) dell’andamento dei prezzi dei future sulle materie prime.

Inoltre, il fatto di entrare contemporaneamente sia long che short (di nuovo yin e yang!) sulla stessa commodity (ovvero acquistare un contratto e venderne un altro con scadenza diversa allo stesso tempo) ci permette di abbattere anche del 90% il margine richiesto dal broker (ovvero la parte del nostro capitale che viene “congelata” dal broker a garanzia di una certa esposizione sul mercato).

Ovvero possiamo permetterci, anche con un capitale ridotto, di lavorare in maniera serena e molto più agile anche sui futures più costosi.

Il dipanarsi delle stagioni, inoltre, avviene nel corso dei diversi mesi, per cui c’è modo di assorbire anomalie contingenti e attendere il rientro verso la media senza particolari ansie e senza bisogno di operare quotidianamente.

Il tutto con un andamento fortemente decorrelato rispetto agli indici azionari e dunque con un forte potenziale di diversificazione.

Ok, ma gli svantaggi quali sono?

Sono sempre quelli che ho appena elencato, proprio perché ogni elemento contiene in sé il seme del proprio opposto.

E dunque il fatto di poter operare solamente 5 minuti al giorno può costituire un problema per chi abbia la smania di aprire e chiudere posizioni ogni 30 secondi.

Così come la necessità di un margine ridotto può costituire un problema per chi non segua un corretto metodo di money management e di allocazione del capitale: il rischio di sovraesporsi solo per “non tenere fermi i soldi” è dietro l’angolo.

Lavorare sulla base degli elementi e dei cicli naturali, inoltre, ci fa sentire meno “fighi” e all’avanguardia rispetto magari a chi opera sull’ultimissima criptovaluta venezuelana o sull’ultima startup legata al green e all’esplorazione dell’universo (che in genere esplode in una bolla).

Come sempre, si tratta di problemi legati ad aspettative scorrette, che possono essere risolti alla radice “resettando” il proprio mindset seguendo pedissequamente un metodo concreto, provato e profittevole.

Per questo abbiamo realizzato Seasonal Spread Light: un corso compatto che trasmette tutte le competenze necessarie per operare con profitto sui mercati delle materie prime.

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