Me ne rendo conto, la metafora della navigazione legata ai mercati finanziari non è esattamente originale, ma c’è un buon motivo: esprime in maniera molto efficace le sensazioni che si provano nel gestire il proprio conto, soprattutto nei momenti di tempesta.
Se il trading automatico aiuta a diminuire fortemente l’impatto emotivo e gli errori che potrebbero scaturirne, il trading discrezionale ci lascia perennemente col timone in mano e a volte può essere molto difficile “tenere la barra dritta”.
A prima vista questo è vero anche per il trading sugli spread stagionali. In fondo si tratta pure sempre di una tipologia particolare di trading discrezionale. O forse no?
In realtà, per certi versi, lo spread trading sulle commodities somiglia più al trading automatico che al classico day trading, in quanto presenta fortissimi tratti di sistematicità.
Ciò è dovuto alla natura stessa delle materie prime: nonostante gli sconvolgimenti climatici in atto, le stagioni continuano a essere quattro e ad alternarsi, così come le fasi di semina e raccolta per grano, mais, soia e i vari cereali e legumi.
Questa dinamica ricorrente, ovviamente, influenza direttamente domanda e offerta: pensiamo al prezzo del gas che sale d’inverno, così come quello della carne sale durante l’estate per via dei barbecue tanto cari ai nostri amici yankees.
Ma cosa succede quando arriva la tempesta perfetta (esempio a caso: una siccità che decima i raccolti e/o una pandemia che sconvolge la struttura della domanda di materie prime)?
Qui la differenza col classico trading discrezionale si fa ancora più marcata: se un trader di breve periodo è infatti portato a cercare di sfruttare la volatilità e i più rapidi movimenti di prezzo, lo spread trader farà invece bene a mantenere chiaro il suo obiettivo di medio-lungo periodo, ovvero quello di sfruttare la stagionalità.
E le stagioni durano mesi, non ore o giorni.
Andare nel panico e iniziare a spostare gli stop, o magari ad aprire e chiudere nervosamente posizioni non aiuta nessuno.
Siamo capitani della nostra nave, e le tempeste non devono spaventarci: chi va per mare sa che ne incontrerà parecchie, ma sa anche come superarle restandone indenne.
La cosa bella è che in questo viaggio non siamo soli: il corso Seasonal Spread Strategici include la membership a vita nel B-Club, la comunità italiana di trader più croccante e solidale che ci sia.
Poi non dite che non “vela” avevamo detto 😉